Scritto da 10:52 am Parma, Attualità

Carcere di Parma: arriva lo sciopero della fame nazionale

Nuovo sciopero al carcere di Parma: la polizia penitenziaria fa sciopero della fame

Il prossimo 4 aprile arriva anche a Parma lo sciopero della fame itinerante degli agenti della polizia penitenziaria, per denunciare la situazione di emergenza che stanno vivendo le carcere italiane. Aggressioni ai danni dei poliziotti e suicidi dei detenuti, come quello avvenuto nel carcere di via Burla, sono all’ordine del giorno.

di Riccardo Saccoccia

Ad annunciarlo è stato Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria che sarà a Parma il 4 aprile. Il segretario ha programmato un tour tra le carceri per l’inizio dello sciopero della fame, sarà: il 2 aprile in Campania; a Roma il 3 aprile; a Bologna, Parma e Torino il 4 aprile; a Varese e Bergamo il 5 aprile; a Milano e Padova il 6 aprile e, infine, a Firenze, Perugia e Pescara il 7 aprile. Questo è il secondo sciopero che il carcere di Parma ospita in questo periodo, dopo quello dei detenuti della Sezione Alta Sicurezza.

Vogliamo riaccendere i riflettori su questa emergenza che ha due facce della stessa medaglia: i suicidi dei detenuti (27 dall’inizio dell’anno, con una media di circa 1 ogni 3 giorni) e le aggressioni agli agenti (1.800 circa nel 2023) – afferma il segretario Di GiacomoLa “medaglia” unica è quella dello Stato incapace di tutelare la vita delle persone che ha in custodia e dei suoi dipendenti“.

È da troppo tempo che chiediamo all’Amministrazione Penitenziaria, al Ministero, al Parlamento di intervenire, ed invece l’unica risposta che registriamo è fatta di comunicati formali, senza darci ascolto – incalza Aldo Di GiacomoProprio come è rimasto inascoltato l’allarme lanciato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sull’esigenza di assistenza sanitaria dentro agli istituti penitenziari e che è rimasto l’unico rappresentante istituzionale a richiamare il compito delle istituzioni perché si occupino prioritariamente di sovraffollamento carcerario e di carenze di organico. Pertanto siamo decisi ad alzare il tono della mobilitazione con lo sciopero della fame e il tour delle carceri programmato – poi conclude – Almeno noi non ci stiamo perché lo Stato ha la responsabilità delle persone che ha in custodia e la responsabilità di garantire condizioni di lavoro accettabili per i suoi servitori”.

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Tag: , , , , , , , Last modified: Marzo 26, 2024
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